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Nonostante fossi intento a stimolarle l'intimità, non mancavo di lanciare qualche sguardo verso il suo viso, incrociando sempre e soltanto sguardi carichi di odio e disprezzo. notavo inoltre le sue labbra serrate nel tentativo di non far uscire alcun gemito.
Rimasi inizialmente in silenzio, quasi lasciandomi scappare un sorriso davanti a tanta ostinazione, mentre infilavo un dito sotto il tessuto delle sue mutandine ed iniziai a tirare con forza verso l'alto fino a che il tessuto, ristretto per essere tirato, si infilasse tra le labbra del suo sesso e continuai a tirare fino a che non si strappò. A quel punto ripresi a stimolarla infilando due dita all'interno e penetrandola con queste, stimolandole il clitoride con il pollice. Osservandola ancora in viso, notai che la sua espressione non era cambiata molto, ostinata come sempre a non darmi la soddisfazione di emettere un solo gemito. A quel punto portai nuovamente anche una mano al suo seno, iniziando a massaggiarlo e a giocare con esso, pizzicandogli il capezzolo di tanto in tanto.
Brava, insisti pure a tenerti tutto dentro.
Commentai, come divertito dal suo comportamento.
Non fai che complicarti le cose, io mi divertirò lo stesso e quel che ti ho fatto...
Continuai, riferendomi all'incantesimo di prima.
...non si esaurirà fino a che io non raggiungerò il massimo grado di piacere.
Spiegai.
E anche allora, avrò altri giochetti simili per divertirmi ancora con te.
Conclusi, trattenendo poi una risata, tornando a concentrarmi sulle sue zone sensibili.
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Enchanted™.
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Stavo impazzendo sul serio, visto che provavo due cose totalmente diverse nello stesso momento.
Volevo rispondergli, ma sapevo che se avessi aperto bocca mi sarei solamente tradita, visto che nonostante tutto l'incantesimo era ancora valido ed il mio corpo non rispondeva quasi più alla mia mente.
Assimilai i dettagli dell'incantesimo come un pugno allo stomaco che per un attimo riuscì a non farmi far provare piacere, e riuscii addirittura ad alzare una mano e dargli uno schiaffo, mentre il rumore rieccheggiava per tutta la stanza silenziosa.
Ovviamente era solo un'illusione che durò poco, prima di essere nuovamente sostituita dal piacere.
Sentii il tessuto delle mutandine cedere, lasciandogli libero accesso alla mia intimità.
Presi a mordermi nuovamente il labbro e nello stesso punto di prima, facendomi male, e sentendo che riprendeva a sanguinare.
Non ne potevo più, stavo impazzendo, eppure continuavo a fissarlo con odio, nonostante ero al limite.
Non mi sarei mai piegata. Forse spezzata, come l'acciaio, ma piegata mai!. -
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Non badai al suo nuovo atto di forza. Nonostante il suo schiaffo fosse molto forte, non feci una piega, e dopo averla denudata completamente presi a penetrarla con le due dita tese in tutta la loro lunghezza e, considerando le mie mani robuste, anche la larghezza non era affatto da trascurare.
Sembra che tu sia davvero ostinata...
Commentai, sempre divertito.
Ma guardati...
Ripresi, estraendo la mano e mostrandogliela.
Così bagnata, vorresti farmi credere di non provare nulla? Stai grondando ragazzina, e questo è solo l'inizio.
Dissi, portandomi le dita alla bocca per assaggiare il suo nettare, prima di tornare a stimolarla con rinnovato vigore.. -
Enchanted™.
User deleted
Stavo impazzendo... mi stava facendo impazzire sul serio!
Come facevo ad ostinarmi a pensare di non provare piacere se in realtà mi aveva anche fornito prove più che valide?
Avrei tanto voluto chiudere gli occhi e riaprirli per accorgermi che quello era stato solo un brutto sogno.
Sentivo le sue dita in profondità eppure il mio corpo ne voleva ancora di più, spingendosi più vicino a lui in un momento in cui vacillai (sebbene non emisi una sillaba e mai l'avrei fatto).
Ora il mio seno ed il suo petto si sfioravano, mentre le mie mani andarono a posarsi sulle sue spalle per permettermi di rimanere meglio in equilibrio.
Eppure no, non volevo ancora arrendermi, ed avrebbe fatto bene a capire che ero effettivamente troppo ostinata.
Con le unghie, in un momento in cui il corpo si stava crogiolando dal piacere, presi a graffiarlo, lentamente, lasciando delle lievissime ferite che sanguinarono un pò.
Niente di letale, e forse nemmeno di doloroso, ma ancora avevo un lontano controllo su me stessa e ci tenevo a ricordarglielo.
Sarebbe stato così facile se dall'inizio mi fossi arresa a lui e all'incantesimo, sarebbe anche stato meno doloroso dopo, se mai fossi sopravvissuta, ricordare che mi era piaciuto.
Ma era di me che si trattava e non sceglievo mai la via più semplice.
In primis, mi sarebbe bastato non seguire quell'uomo che mi ostinavo a definire "papà" fino a quella città.
E invece, sebbene non ci fosse mai o facesse nulla per dimostrarmi di voler anche lui recuperare un pò di rapporto padre-figlia, io ancora ci credevo.
Chiusi improvvisamente gli occhi, sentendomi sempre più vicina al limite.. -
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Qualche istante dopo, la ragazza si fece avanti, aggrappandosi alla mia schiena e segnandomi con le unghie. Non ci badai, non era la prima a farlo e non sarebbe stata nemmeno l'ultima.
Che c'è?
Domandai, vedendola avvicinarsi e aggrapparsi a me.
Desideri qualcosa, ragazzina?
Domandai, affondando le dita all'interno del suo sesso.. -
Enchanted™.
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Riaprii gli occhi tornando a fissarlo, ancora aggrappata a lui, portando più in profondità le mie unghie nelle sue spalle.
Si c'era una cosa che volevo: che morisse, o che mi facesse morire, visto che ormai non faceva più molta differenza.
Serrai la bocca ed ingoiai un gemito di piacere che stava uscendo, quasi strozzandomi ma non dandogliela vinta.
Cosa voglio? Uccidimi o ucciditi, solo allora sarò contenta! Hn..
Dissi in un brevissimo istante di lucidità, prima di tornare a mordermi un labbro, guardandolo con odio rinnovato, mentre in realtà il mio corpo stava per raggiungere il limite del piacere.
E lo odiavo per questo, era come lottare due contro una. Il mio corpo e Daygo contro me stessa.
Mi stava facendo impazzire, quando mi sarei svegliata da quell'incubo?
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Sorrisi alle sue parole, la sua ostinazione era divertente, ma sotto un certo punto di vista, anche seccante.
Tsk! Non dovresti parlare di morte con tanta leggerezza, sai?
Dissi rimproverandola, prendendo poi il mio membro e guidandolo verso il suo sesso. Tuttavia non lo infilai dentro più di tanto, facendo entrare solo la punta in parte.. -
Enchanted™.
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Rimasi in silenzio guardandolo e pensando a quel che aveva detto.
Si, la morte non era una cosa da prendere alla leggera ma mille volte meglio morire libera piuttosto che provare quello che stavo provando.
Era irritante non riuscire a muovere un muscolo per mia volontà, era irritante dover sentire piacere anche se in realtà io non volevo provarlo, ed era irritante anche il fatto che il mio corpo stava letteralmente godendo, smanioso di un contatto ancora più profondo ed intimo tra noi due.
Lo sapevo, forse la mia ostinazione non sarebbe più servita a molto di lì a poco.
Ma che ora era? Possibile che nessuno si chiedesse dov'era finito Daygo?
In lontananza sentii il mio telefono squillare, probabilmente era Eiko o mamma, visto che quest'ultima chiamava sempre a quell'ora.
Ma la chiamata terminò senza ricevere una risposta, nè ne avrebbe ricevuta alcuna per un altro pò di tempo.
Quanto a lungo ancora mi avrebbe tenuta inchiodata lì a godere contro la mia volontà?
Ed una volta aver ottenuto ciò che voleva che ne avrebbe fatto di me?
Mi avrebbe semplicemente lasciata andare?
Ne dubitavo. O almeno, l'avrei trovato strano.
Sapevo di non poter però fare molto contro di lui, effettivamente non c'era stata nessuna violenza, quindi lui non rischiava niente.
Evitai di tornare a mordere il labbro per la rabbia, tanto ormai era così gonfio che solo sfiorarlo mi faceva male.. -
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Non iniziai a penetrarla davvero, facendo entrare ancora un po' il mio membro nel suo sesso, ma limitandomi solo alla punta. Volevo che fosse lei stessa a cominciare, doveva desiderarlo e prenderlo da sè. L'unica cosa che feci fu di stringerle entrambi capezzoli tra le dita così da stimolarla di più. . -
Enchanted™.
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Ero tesa come una corda di violino, concentrandomi al massimo per non cedere, mentre l'incantesimo mi spingeva verso il suo membro, ormai a qualche centimetro dalla mia intimità.
Mi bastava arrendermi per mettere fine a quella tortura: lui avrebbe avuto il suo maledetto orgasmo ed io me ne sarei tornata a casa, ammesso che non mi avesse fatto qualcos'altro!
Il mio corpo e l'incantesimo approfittarono di quel momento di quel momento di debolezza e mi ritrovai a spingermi contro di lui, permettendogli di entrare senza problemi.
Non ero più vergine da diverso tempo, e per fortuna!
Strinsi le labbra e gli occhi per trattenere un gemito misto fra dolore, per l'anima, e piacere, per il corpo.
Mi bloccai, sentendo le lacrime di frustrazione pizzicarmi gli occhi ma decisa a non farle cadere, tenendoli ancora ben saldamente chiusi.
Le sue mani sui miei seni non fecero altro che aumentare il misto fra disagio e piacere. Quanto avrei voluto urlare!. -
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La ragazza si spinse avanti ed accolse il mio membro dentro di se per tutta la sua lunghezza. A quel punto la presi sotto le gambe e la tirai a me, indietreggiando di un passo verso l'interno della vasca. A quel punto cominciai a penetrarla dandole alcuni colpi possenti, allentando un po' la presa, prima di prendere a penetrarla con ritmo. . -
Enchanted™.
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Davvero per un attimo avevo pensato di riuscire a tenere chiusa la bocca e non gemere?
Il mio corpo stava godendo in una maniera che nemmeno ricordavo, visto che era passato qualche anno dall'ultima volta che l'avevo fatto. Oppure semplicemente era l'effetto dell'incantesimo.
Comunque, dopo qualche minuto, mi ritrovai ad assecondarlo, muovendomi anche io a ritmo, e stringendo le mie gambe attorno ai suoi fianchi per star meglio in equilibrio.
Mi ostinai a non aprir bocca, almeno finchè resistevo, portando la mano destra alle labbra e mordendola forte per non abbandonarmi completamente a lui.
Voltai lo sguardo verso una finestra per non dover incrociare il suo visto che ne avevo abbastanza di quell'uomo, e di quella stanza.
Stavo impazzendo e non solo di piacere ma anche di mente, visto che provare due cose così diverse contemporaneamente non era molto fattibile.
Volevo due cose in quel momento: la libertà e il piacere.
Avrei dovuto far si che si realizzasse la seconda per ottenere la prima, ma quindi perchè ancora non mi arrendevo e basta?. -
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Non badavo nemmeno più al fatto che la ragazzina fosse tanto decisa a non emettere alcun gemito. Non mi interessava. Non era un rapporto romantico o qualcosa del genere nel quale io avessi provato piacere nel sentirla gemere, quello che stava avvenendo era una sorta ddi amplesso disinteressato, che avrebbe potuto preparare la ragazza ad un ruolo preciso o che avrebbe potuto rimanere come una semplice macchia scura nel suo passato. Per quanto mi riguardava, non era assolutamente niente. Certo, mi divertivo, fare certe cose mi era sempre piaciuto e lo ritenevo appagante, oltre che un buon esercizio per il fisico, visto anche il ritmo sostenuto con cui la penetravo senza pietà. Non desiderava provare piacere, o meglio, voleva insistere nel soffocarlo e nel sopprimerlo? Fatti suoi. . -
Enchanted™.
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Lo guardai un secondo...
Sospirai, allentando la presa dei denti sulla mano e chiudendo lentamente gli occhi.
Le spinte si susseguivano senza tregua, eppure nonostante tutto iniziavo a rilassarmi.
A lui non interessava più di tanto quello che facevo, probabilmente in quel momento voleva solo raggiungere l'apice, e chissà forse lasciarmi anche in pace ed andarsene.
Bene, era quello che volevamo entrambi, quindi non avevo più motivo di preoccuparmi. Non fino in fondo per lo meno.
Hn...
Mi sfuggì, improvvisamente, ma non vi badai.
Ormai era cristallino che stessi godendo, che il mio corpo stesse provando piacere. Non io. Però era comunque innegabile.
Basta ero in pace con me stessa, avevo resistito a lungo, ora volevo solo che quella storia finisse il prima possibile.
Ah... ah..
Di lì presi a gemere ad ogni spinta, quasi sembrava che cantassi.
Mi mancava cantare, dovevo trovare un lavoro part-time in qualche ristorante per farlo...
Sorrisi, quasi come se la mia mente si fosse estraniata da ciò che il corpo stava provando.
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Forse aveva finalmente capito che insistere su quella linea non le sarebbe servito a molto, visto che non avrebbe ottenuto assolutamente nulla, così dopo diversi minuti iniziò a gemere. Aveva già tutta la mia ammirazione per il solo fatto di aver resistito così a lungo. Scacciai ogni pensiero superfluo dalla mia testa e continuai a penetrare la ragazza con vigore per diversi minuti poi, all'improvviso, mi fermai.
Lasciai la presa e feci in modo di lasciare la ragazza in piedi davanti a me. nonostante ciò, non avevamo ancora finito..
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